giovedì 30 giugno 2011

L'OSPITE DALL'ALTRO MONDO

Aspetto
che l'Ospite batta alla porta
e non riesco
a fare
niente

Qualunque cosa tocchi
mi scivola
dalle mani

e a niente
neppure per un attimo
posso appartenere

se non unicamente
a questa attesa
che l'Ospite batta alla porta.

ABDULAH SIDRAN, TR. SILVIO FERRARI

mercoledì 29 giugno 2011

SEDENTARIA

Vorrei
sull'altra sponda
fare il nido
chiudere gli occhi.
Il maRE e io
ciascuno nella sua veste
di silenzio.

Sogliere a picco
nella processione del mare
che venerano la luna
come l'anfora che riversa oro
negli oceani
e invoca prodigi indescrivibili.

Qual è la temperatura esatta
della lontananza?

CARMEN YANEZ, TR. ROBERTA BOVAIA

martedì 28 giugno 2011

MOZART A PRAGA, IV

Ogni memoria il tempo ormai ha spento
e i vivi soffrono questa rapina,
è murata la voce da calcina,
e la terra ha scordato quell'accento.

Nessuno porge notizia o lamento
dove si giace morta Josefina,
ogni memoria il tempo ormai ha spento
e i vivi soffrono quezsta rapina.

Tuttavia ho ricordo del frammento:
qui crescevi in grappoli, o uva spina,
e colui che a coglierti stava intento
pensava ai baci della sua regina;

ogni memoria il tempo ormai ha spento.

JAROSLAV SEIFERT, TR. SERGIO CORDUAS

domenica 26 giugno 2011

L'AVVICINARSI DEL TERRORE, 1

Dalle braccia del poeta
pende il melodramma del mondo
(tempo, chirurgo del mondo):
l'abisso batte le mani,
la notte punta la sua rivoltella.
Odio la folla, il coro dell'universo,
il trotto delle stelle
già nei sobborghi della penna:
le rose hanno perso la voce,
si consegna la morte a domicilio.

Dalle braccia...
pende il melodramma del mondo

MURILO MENDES, TR. RUGGERO JACOBBI

sabato 25 giugno 2011

QUEL CHE RESTA

Il mare dove il tuo corpo
dormiva
come se ogni opnda costruisse

la grotta protettrice
è un campo riletto Ecco quel che restq
simile al silenzio

Corridoi
mi portano ad altro tempo percorrendo
l'oceano dei luoghi

GASTAO CRUZ, TR. GIULIA LANCIANI

venerdì 24 giugno 2011

SUL LAGO L'IMMOBILE LUNA

Sul lago l'immobilew luna
Somiglia a una finestra spalancata
In una casa candida e vuota
Dove si è annidata la malasorte.

Forse il proprietario è defunto
O la padrona è scappata con l'amante.
Oppure è finita nel nulla: una bambina -
Una scarpetta a pelo d'acqua navigava.

Sulla terra dda ciechi sopravviviamo. Presagendo
Un fato mortale le labbrea abbiamo suggewllato. Solo si ode
L a voce dei gufi che recita i salmi per i morti
E nel giardino refoli di un vento furioso.

ANNA ACHMATOVA, TR. CURZIA FERRARI

giovedì 23 giugno 2011

E giardino e montagna
la loro vitalitò inonda
il salone di estate.

MATSUO BASHO, TR. PETER OTIV NORTON ED ELENA POZZI