venerdì 2 maggio 2008

22

Siano questi soltanto i miei vessilli.
Il mio corteo risemino
di maggio −
fila per fila si desta −
mi fa da coro la pianura intera
oggi.

Perdere − se si può, poi, ritrovare −
lasciare − se si può, dopo, incontrare −
un ladro non può allora derubarti −
né ingannarti il sensuale.
Perciò gioiosa innalza collinette,
piccola vanga mia, lasciando un angolo
allla margheritina e all’aquilegia −
Noi conosciamo bene
il segreto del croco −
cantiamolo ora insieme dolcemente:
“Neve non ce n’è più, più non ce n’è!”
Per chi di un’orchidea conquista il cuore −
Le paludi hanno il rosa di giugno.
EMILY DICKINSON, TR. SILVIO RAFFO

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