sabato 24 aprile 2010

VIA DEI CORONARI 123

Inutile il tuo nome nel ricordp
senza il timbro di voce che lo ravvivava
come l’indirizzo smarrito della casa
dove nessuno sa che ho abitato.

TITOS PATRIKIOS, TR. NICOLA CROCETTI.

venerdì 23 aprile 2010

Come uno che sta sognando e sa
di sognare e nel sogno si ribella
al sogno per liberarsi di quella
camicia di forza o Nesso che già

un po’ cede, un po’ si scuce s’appella
disperatamente alla potestà
dei nervi che lo catapulti là
dove trema e s’inerpica la stella

del piccolo giorno e forse ci si
strappa via con spasimo ciecamente
dalla madre per nascere, così

sarà, credo, anima, la più urgente
delle volte che tu e la mente una
per volta passerete dalla cruna.

GIOVANNI RABONI

giovedì 22 aprile 2010

VOCI DOLCI

Le voci più dolci sono quelle
per sempre mute, quelle che si ascoltano
solo dentro il cuore triste a lutto.

Povere e timorose tornano nei sogni
le malinconiche voci,
e riportano alla memoria, così debole,

i cari morti, che la fredda fredda
terra ricopre, per loro non splende mai
con un sorriso il mattino,
né fiorisce la primavera.

Piangono le voci melodiose, e nell’anima
riecheggia la prima poesia della vita –
come una musica notturna, lontana.

COSTANTINO KAVAFIS, TR. GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO

mercoledì 21 aprile 2010

SOGNO D'AMORE

Il sogno mi ha dato una spinta
tale che
ha lasciato la frase pronunciata
metà nel sogno
metà fuoridal sogno

e così
sono diventato un pulcino nostalgico
che becca
il guscio rotto

a testimoniare l’origine
c’è solo un filo di vsangue
a parte questo
più niente può giustificare un ritorno

QU YOUTUN, TR. COSIMA BRUNO

martedì 20 aprile 2010

IRLANDESE

Dammi il diritto di passo
al tuo sonno, per la scala del grano,
il diritto di passo
per il sentiero del sonno,
il diritto di poter scavare
torba sul pendio del cuore,
domani.

PAUL CELAN, TR. GIUSEPPE BEVILACQUA

lunedì 19 aprile 2010

Y la sed, mi memoria es de la sed, yo abajo, en el fundo,
en el pozo, yo bebía, recuerdo.

ALEJANDRA PIZARNIK
Caer como un animal derido en el lugar que iba a ser de
revelaciones.

ALEJANDRA PIZARNIK

domenica 18 aprile 2010

CANTI SPIRITUALI, XIV

Se in ore trepide di mestizia
è quasi desolato il nostro cuore,
se per il sopruso dellsa malattia
l’angoscia il nostro intimo rode;
a chi ha il nostro amore fedele pensiamo,
come li opprime il cruccio e l’ansia,
nubi limitano il nostro sguardo
dove non penetra il raggio della speranza.

Oh, Dio si piega ala nostra volta,
il suo amore a noi muove i passi,
aneliamo all’altra sponda
sta un angelo a noi dinnanzi,
il calice della fresca vita ci reca,
ci sussurra coraggio e conforto;
e non vana è la nostra preghiera
se anche per i cari chiediamo riposo.

NOVALIS, TR. ROBERTO FERTONANI

PRESTO O TARDI

Ho creduto da piccolo che non l’uomo
si muove ma il fondale, il paesaggio.
Fu quando io, fermo, vidi srotolarsi
il lago di Lugano nel vaudeville
di un Dall’Argine che probabilmente
in omaggio a se stesso, nomen omen,,
non lasciò mai la proda. Poi mi accorsi
del mio puerile inganno e ora so
che volante o pedestre, stasi o moto
in nulla differiscono. C’è chi ama
bere la vita a gocce o a garganella;
ma la bottiglia è quella, non si può
riempirla quando è vuota.

EUGENIO MONTALE

AD ALDO GAROSCI

E così ce ne andremo lasciando a una a una
Anche le parole più cere, ed arrivando
Fino a Dio con carte bianche, ma forse
Con visi più sereni, mon lecteur, mon frère.

GIACOMO NOVENTA