domenica 18 aprile 2010

CANTI SPIRITUALI, XIV

Se in ore trepide di mestizia
è quasi desolato il nostro cuore,
se per il sopruso dellsa malattia
l’angoscia il nostro intimo rode;
a chi ha il nostro amore fedele pensiamo,
come li opprime il cruccio e l’ansia,
nubi limitano il nostro sguardo
dove non penetra il raggio della speranza.

Oh, Dio si piega ala nostra volta,
il suo amore a noi muove i passi,
aneliamo all’altra sponda
sta un angelo a noi dinnanzi,
il calice della fresca vita ci reca,
ci sussurra coraggio e conforto;
e non vana è la nostra preghiera
se anche per i cari chiediamo riposo.

NOVALIS, TR. ROBERTO FERTONANI

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