Sfacimento che molle il fogliame oscura,
dimora nel bosco il suo vasto silenzio
Un borgo sembra quasi spettralmente chinarsi.
Della sorella la bocca sussurra in neri rami
Il solitario prato scivolerà via,
forse un pastore per sentieri oscuri.
Una fiera esce lieve dalle arcate degli alberi,
mentre cigli si dinnanzi al Divino.
L’azzuro fiume scorre dolcemente,
nuvole si mostrano a sera;
anche l’anima in silenzio angelico.
Tramontano immagini passeggere.
GEORGE TRAKL
venerdì 21 novembre 2008
giovedì 20 novembre 2008
mercoledì 19 novembre 2008
Gettate le ombre vostre
Su colli d’alti fianchi
Tutti voi alberi lunghi
che la bianca luna cavalca.
Lo spirito suo rabbuierebbe
Il sole a oriente
Per sempre se il mio amore
Denudasse il bianco suo seno.
O ombra che si cela
Nel cuore mio finché una visione
D’Amore tutto il resto
Nella notte fa sprofondare!...
HUG MCDIARMID, TR. PAOLO SEVERINI
Su colli d’alti fianchi
Tutti voi alberi lunghi
che la bianca luna cavalca.
Lo spirito suo rabbuierebbe
Il sole a oriente
Per sempre se il mio amore
Denudasse il bianco suo seno.
O ombra che si cela
Nel cuore mio finché una visione
D’Amore tutto il resto
Nella notte fa sprofondare!...
HUG MCDIARMID, TR. PAOLO SEVERINI
martedì 18 novembre 2008
lunedì 17 novembre 2008
Fin le cose remote
Che non ho mai raggiunto
le ho precorse col grande desiderio,
e le vedo ormai più
sotto un cielo di nebbia
soffocate di tedio.
E ancora dopo tante strade stanche
sono solo in balia della mia anima
che a tratti mi pare
voglia strapparsi via
tanto si torce e sanguina.
Dal primo giorno ardente
Che ho levato la fronte
a cercare me stesso
in nessun luogo più
ho trovato una pietra
dove posare il capo.
CESARE PAVESE
Che non ho mai raggiunto
le ho precorse col grande desiderio,
e le vedo ormai più
sotto un cielo di nebbia
soffocate di tedio.
E ancora dopo tante strade stanche
sono solo in balia della mia anima
che a tratti mi pare
voglia strapparsi via
tanto si torce e sanguina.
Dal primo giorno ardente
Che ho levato la fronte
a cercare me stesso
in nessun luogo più
ho trovato una pietra
dove posare il capo.
CESARE PAVESE
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