sabato 20 marzo 2010

DECIMA FATICA

È mezzanotte
Dal vuoto eccdheggiano le orecchie

La lampadina elettrica
Registra i miei errori

Mi affaccio sul balcone
E respiro profondamente

Là in fondo la via
Muore il silenzio

Le lontane stelle
Mi dicono:
La vita è una beffa

DIN MEHMETI, TR. DANIELE GIANCANE

venerdì 19 marzo 2010

CANZONI, XLI

Abbarbicati i libri in montagnole
contendono uno spazio troppo angusto.
Fra quegli strati di parole e versi,
celato è il nome mio che più non leggo,
sorpreso dagli impegni, da stanchezza,
smarriti negli eccessi del sapere …
e frugo tra macerie di parole …
Mi disse una sera
della primavera:
Se cerchi strade
in fiore sulla terra,
uccidi le tue parole
e ascolta la tua anima vecchia.
Lo stesso bianco lino
che ti copre sia
il tuo vestito di lutto.
Ama la tua allegria
ed ama la tua tristezza,
se cerchi strade
in fiore sulla terra.
Risposi alla sera
della primavera:
Tu hai detto il segreto
che nella mia anima dice:
Io odio l’allegria
per odio della pena.
ma prima ch’io calpesti
il tuo sentiero fiorito,
vorrei portarti
morta la mia anima vecchia.

ANTONIO MACHADO, TR. ORESTE MACRI’

giovedì 18 marzo 2010

Il torrente è arido. A primavera, porta via tutto. Gli
Uomini che gli somigliano ricevono la privazione e la
Voluttà con lo stesso cuore riconoscente.

ALBERT CAMUS, TR. RICCARDO CORSI

mercoledì 17 marzo 2010

Tutte le creature nascono dall’acqua,
crescono con l’acqua,
mutano insieme all’acqua,
sono immortali insieme all’acqua.

Anche il nostro amore,
e le tracce di nostre lacrime.

KU UN, TR. VINCENZA D’URSO

martedì 16 marzo 2010

CONFIDENZE

Le cose, fra le quali io vivo attento,
mi confidano spesso alcun segreto,
mi confessano un piccolo tormento,
poiché l’anima ironica d’Amleto
si placa in esse e in esse anch’io la sento.

Pur, le ascolto amoroso e le consolo:
tutta la vita io passo in ascoltare;
e spesso quando l’ombra mi tien solo
ridico a me le conferenze amare,
allora, in me, le canta un usignolo.

ARTURO ONOFRI

lunedì 15 marzo 2010

Non tagliare, uomo, la madre delle ghiande,
recidi invece il vecchio pino,
il pino marittimo, il paliuro dai tanti rami,
il leccio e questo corbezzolo disseccato.
Ma risparmia le querce. E’ un detto antico
Che le querce sono per noi le prime madri.

ZONA DI SARDI, TR. GIAMPIERO NERI

domenica 14 marzo 2010

Ho principalmente il non aver nulla,
dpormire sarebbe sonno se lo avessi.

FERNANDO ANTONIO NOGUEIRA PESSOA, TR. ANTONIO TABUCCHI