La clarté de ces bois en mars est irréelle,
tout est encore si frais qu’à peine insiste-t-elle.
Les oiseaux ne sont pas nombreux ; tout juste si,
très loin, où laubépine éclaire les taillis,
le coucou chente. On voix scintiller des fumées
qui emportent ce qu’on brûla d’une journée,
la feuille mort sert les vivantes couronnes,
et suivant la leçon des plus mauvais chemins,
sous les ronces, on rejoint les nid de l’anémone,
claire et commune comme l’étoil du matin.
PHILIPPE JACCOTTET
sabato 26 giugno 2010
venerdì 25 giugno 2010
Quando sarò solo una goccia di pioggia,
un impulso appena verso la luce che sgorga
nel suo rumore di filo d'erba o nel filo dell'aria
che colpisce e colpisce la materia tellurica,
forse qualsiasi nuvola mi porterà in alto,
verso le brezze più soavi che soffiano dall'est
con la sua alata cadenza di infiniti prodigi.
Sarà come guardare il principio del mondo,
come scendere piano dalla pioggia verso l'alba,
dall'alba al ricordo di una giovane famiglia,
con lo splendente mistero dii una essenza
di polline cristallino. Di nuovo la tenerezza
radiante di mia madre aprendo la finestra
al fertile firmamento dove inizoa la vita.
JUSTO JORGE PADRON, TR. GAETANO LONGO\
un impulso appena verso la luce che sgorga
nel suo rumore di filo d'erba o nel filo dell'aria
che colpisce e colpisce la materia tellurica,
forse qualsiasi nuvola mi porterà in alto,
verso le brezze più soavi che soffiano dall'est
con la sua alata cadenza di infiniti prodigi.
Sarà come guardare il principio del mondo,
come scendere piano dalla pioggia verso l'alba,
dall'alba al ricordo di una giovane famiglia,
con lo splendente mistero dii una essenza
di polline cristallino. Di nuovo la tenerezza
radiante di mia madre aprendo la finestra
al fertile firmamento dove inizoa la vita.
JUSTO JORGE PADRON, TR. GAETANO LONGO\
giovedì 24 giugno 2010
SIRVENTESE IN FORMA DI BOLERO SUGLI ANGELI SUPERSTITI DI AZNECIV, V°
Avevo ali? Il chicco di fosforo ceduto
dallo specchio alle mie pupille è quanto
rimane di un gran sole del passato?
Dò la chiena allo specchio, torcendo il collo scruto
le magre scapole dove rispunta
il dolore di ciò che sono stato.
FERNANDO BANDINI
dallo specchio alle mie pupille è quanto
rimane di un gran sole del passato?
Dò la chiena allo specchio, torcendo il collo scruto
le magre scapole dove rispunta
il dolore di ciò che sono stato.
FERNANDO BANDINI
mercoledì 23 giugno 2010
martedì 22 giugno 2010
Tutto quello ch'io so
è un messaggio ogni giorno
dall'immortalità.
Tutto quello ch'io vedo
è il presente e il domani,
forse l'eternità.
Ed il solo che incontro
è Dio, la sola strada
l'esistenza;
di là
da questa, se altre cose
vi saranno o visioni più mirabili,
ve lo dirò.
EMILY DICKINSON, TR. MARGHERITA GUIDACCI
è un messaggio ogni giorno
dall'immortalità.
Tutto quello ch'io vedo
è il presente e il domani,
forse l'eternità.
Ed il solo che incontro
è Dio, la sola strada
l'esistenza;
di là
da questa, se altre cose
vi saranno o visioni più mirabili,
ve lo dirò.
EMILY DICKINSON, TR. MARGHERITA GUIDACCI
lunedì 21 giugno 2010
domenica 20 giugno 2010
Si sono presi l'un dell'altro, e subito
fu troppo poco unire dita con dita,ù
braccia con braccia, e poi labbra con labbra,
occorre di più come riscontro.
Simile a insetti viventi sotto terra,
all'improvviso divampare della luce
come profonderebbe ogni nostra molecola
nella tua notte, amore!
Ma noi restiamo sempre fuori e sopra,
e sempre qualcosa ci chiama.
Dentro i nostri corpi in una lontananza
astrale arde e arde il cuore.
GYULA ILLYES, TR. ROBERTO RUSPANTI
fu troppo poco unire dita con dita,ù
braccia con braccia, e poi labbra con labbra,
occorre di più come riscontro.
Simile a insetti viventi sotto terra,
all'improvviso divampare della luce
come profonderebbe ogni nostra molecola
nella tua notte, amore!
Ma noi restiamo sempre fuori e sopra,
e sempre qualcosa ci chiama.
Dentro i nostri corpi in una lontananza
astrale arde e arde il cuore.
GYULA ILLYES, TR. ROBERTO RUSPANTI
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