sabato 25 ottobre 2008

in qualche luogo la poesia sogna
l’archetipico
del volo
inutilmente
perché ripete
appena
il segno, il disegno
dell’autunno
aereo
dove si perde l’uccello
quando viene
il momento
di volare.
CARLOS DE OLIVEIRA, TR. GIULIA LANCIANI

venerdì 24 ottobre 2008

PREGHIERA

Un piccolo sole, Signore
per l’anima mia.

Signore, sono una foglia,
sono una noce,
sono un rospo spaventato,
sono un passero ferito.

Mi hanno rubato ogni nido,
ogni freccia mi ha raggiunto.


Signore, alzami, io che sono piccolo,

e rendimi felice
come i buoi dalle corna innocenti,
come i cani dagli occhi d’angelo,
come le ninfee,
come le amiche pietre.
EUGÈNE IONESCU, TR. DAVIDE ASTORI

giovedì 23 ottobre 2008

ora il vento soffia tra l’erba, finalmente,

ed io che credevo breve il cammino,
che fosse facile con lo sguardo abbracciare la vita

m’accorgo che essa è illimitata e smarrita
un labirinto dove tutti i meandri si raddoppiano,

finché ogni possibile cammino ne ha un altro simile
il suo simile, che non si trova in nessun’epoca umana,

ma forse in un soprasensibile.

Quanti giorni perdiamo!

E per ognuno uno nuovo.

E’ con questa specie di segreto
che grandi matematici possono giocare.
Ed io non voglio giocare.
LARS GUSTAFSSON, TR. GIACOMO OREGLIO

mercoledì 22 ottobre 2008

IMMAGINE VERDE D'AUTUNNO

come matura lento l’autunno,
e nelle foglie scure
luccica pesante il sole.
Gli alberi stanno là
In attesa, pieni di tempo:
risplendono
dall’interno, come chiari frutti dai rami
e non c’è apertura né chiusura da nessuna parte.
GÖRAN SONNEVI, TR. HELENA SANSON ED EDOARDO ZUCCATO

martedì 21 ottobre 2008

L'AUTUNNO DEL SOLITARIO

L’oscuro autunno rientra, colmo di frutti e di abbondanza,
ingiallito bollore di bui giorni estivi.
Un frutto azzurro esce da consunto involucro;
il suono degli uccelli risuona di antiche saghe.
Pigiato è il vino, il mite silenzio è colmo
di sommessa risposta e domande oscure.

E qui e là una croce sul deserto colle;
nel rosso bosco si smarrisce un gregge.
La nuvola vaga sopra lo stagno;
riposa del campagnolo il calmo gesto
lievissima sfiora l’azzurra ala della sera
un tetto di paglia secca, la terra nera.

Presto nidificano le stelle nei cigli di chi è stanco;
in fredde stanze rassegnazione quieta
e angeli escono quieti dagli azzurri
occhi degli amanti che più miti soffrono
Mormora il canneto assiso orrore assale
quando nera rugiada da salici spogli goccia.
GEORG TRAKL, TR. VERA DEGLI ALBERTI E EDUARD INNERKOFLER

lunedì 20 ottobre 2008

Sboccia in voci, in sussurri,
si rompe un gluglù sommesso
di risa, di sogghigni, pedinandomi
in vicoli e viadotti
sotto barbacani e torri la notte
nella ex città di corte
morta in tutto, morta nei suoi ricordi
anche nell’infedeltà dell’arte.
Né accolgo presagio o avvisi dal passato
in lei notte di schermi
e la richiami, eppure chiusa,
chiusa nel suo corano.
MARIO LUZI

domenica 19 ottobre 2008

Quando smetterà di piovere?
Siamo soli coi corpi gelidi
Aspettando il vento
E il sole sprofondato
Nel pomeriggio di ieri.
GEZIM HAJDARI