lunedì 20 ottobre 2008

Sboccia in voci, in sussurri,
si rompe un gluglù sommesso
di risa, di sogghigni, pedinandomi
in vicoli e viadotti
sotto barbacani e torri la notte
nella ex città di corte
morta in tutto, morta nei suoi ricordi
anche nell’infedeltà dell’arte.
Né accolgo presagio o avvisi dal passato
in lei notte di schermi
e la richiami, eppure chiusa,
chiusa nel suo corano.
MARIO LUZI

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