mercoledì 15 dicembre 2010

A MIA MADRE

Forse, infranto il mistero nel chiarore
del mio ricordo un'ombra apparirai,
un nonnulla vestito di dolore.
Tu, non diversa, tu come non mai:

solo il paesaggio muterà colore.
In un nembo di cenere e di sole
identica, ma prossima al candore
del cielo passerai senza parole.

Io ti vedrò sussistere nel vago
degli sguardi serali, nel ritardo
dei fuochi che si spengono in un ago
di luce rossa a cui trema losguardo.

MARIO LUZI

martedì 14 dicembre 2010

PROTESTA NEL SESTO ANNO DI CHIEN FU

I colli e i fiumi della bassa landa -
Ne avete fatto campo di battaglia;
Come pensate che gli abitatori
Potranno procacciarsi
"Fieno e legna da ardere"
Basta con queste vostre cicalate
Di titoli e di gradi:
Ché la fama di un solo generale
Si fa con diecimila corpi morti.

TSAO SUNG, TR. GIORGIA VALENSIN
Notturna la sua anima s'allarma.
Dove, in che vita? E' tempo
quello. Tempo ancora
e non eternità
quel fuoco
d'acqua e luce
dentro lo scorticato fiume.
Perché ferma alla riva?
perché? quasi le neghi
una gomena l'abbrivio,
la leghi al palo la proda.
Non si scioglie da lei
il suo passato, non prende
ala la sua liberazione -
è questo il suo spavento.
L'avvolge invece
un misterioso grembo.
Il tempo ricordato
e quello dimenticato
e l'altro mai vissuto
da lei, eppure stato
le si stringono ai fianchi,
le scendono parimenti ai seni,
le si fondono in unità.
Eterno è iul tempo.
E' tempo l'eternità - le annunciano
i suoi angel.

MARIO LUZI

lunedì 13 dicembre 2010

IL POLITICO

Ero stato in città per vendere le erbe raccolte
Al ritorno sostai nell'ombra al Casncello Azzurro.
Per la strada vidi venire uno a cavallo,
Pallido in volto e negli occhi uno strano terrore.
Amici e parenti attendevano per dirgli addio,
Gli venivano attorno, ma lui non osava sostare.
Stupito chiesi alla gente che m'era vicino
Chi fosse e che cosa mai gli fosse accaduto.
Mi dissero ch'era un Consigliere Privato;
il suo Ufficio era il pernio su cui si reggeva lo Stato.
Ancora ieri chiamato a un raduno d'eroi;
Oggi esiliato al paese di Yai-Chou,
Sempre così, i consiglieri dei Re!
Favori e disgrazie mutano dall'alba al tramonto.
Verde, verde, l'erba del Borgo d'Oriente!
E in mezzo all'erba una strada che porta nei monti.
Riposando in pace fra le nuvole bianche -
Certo l'eremita ha scelto la parte migliore!

PO CHU-I, TR. GIORGIA VALENSIN
La caduta in se stesso dell'esistente
continua, inarrestabile
e insieme
l'illusorio
alterno capovolgimento
di quel moto
dall'accaduto all'imminente...
questo
o il meraviglioso tramutare
di quella fitta
ed uniforme
lapidazione di eventi
in una mente piena di conoscenza
e di grazia -
a che cosa mi riserviù
a quale tedio, a quale chiusura
o all'incanto
di quella
inesauribile decifrazione della scrittura -
domandavo in altri tempi
e il tempo
passava tutto,
passava su se medesimo,
era quella la risposta:
come leggerla,
come riceverla?

domenica 12 dicembre 2010

ELEGIA

Ho trovato il segreto, la chiave di vetro
delle parole che scrivo; e ho paura.
Forse nei campi immensi dove il giglio fiorisce,
sulla riva di fiume che protegge, di primo mattino,
i tuoi piedi di ninfa, in un inganno d'età,
mi hai visto all'ombra di una roccia;
e se le tue labbra, socchiuse in un torpore
di melagrana, mi sfiorarono in un signo ebbro,
solo esso ricordo, imprecise, flussi
d'incendio in un'ipotesi d'amore.

NUNO JUDICE, TR. GIULIA LANCIANI