sabato 10 aprile 2010

RICORDO

Quieta voglio rinbgraziare il mio destino:
mai ti perdo del tutto.
Come una perla cresce nella conchiglia,
così dentro di me
germoglia dolcemente il tuo essere bagnato di rugiada.
Se infine un giorno ti dimenticassi –
allora sarai tu sangue del mio sangue
allora sarai tu una cosa sola con me –
lo vogliano gli dei.

KARIN BOYE, TR. DANIELA MARCHESINI

venerdì 9 aprile 2010

SONETTO

Rudi e brevi le parole passano
più che i macigni o la vita, tanto,
che sollevare la terra del mio canto
è ricreare il mondo pietra a pietra
miniera oscura e insondabile, volli
accenderti il granito delle stelle
e in questi versi ripetere con esse
il prodigio delle pietre focaie;
ma le pietre del fuoco ho trasformate
in tombe cieche, aride, di morte,
il dizionario che mi venne in sorte
l’ho sfogliato al rumore del tormento:
O parole di ferro, ancora sogno
di darvi lieve tempera di vento.

CARLOS DE OLIVEIRA, TR. GIULIA LANCIANI

IL PONTE

Tra adesso e adesso,
tra io sono e tu sei,
la parola ponte.

Entri in te stessa
quando entri in lei:
il mondo si chiude
come un anello.

Da una sponda all’altra
sempre si stende un corpo,
un arcobaleno.

Sotto i suoi archi dormirò.

OCTAVIO PAZ, TR. FRANCO MOGNI

giovedì 8 aprile 2010

Forse in qualche luogo noi ce ne andiamo
insieme, forse lungo le strade lunghe e tortuose
d’una trascorsa estate, è là che se ne va
la vecchia, vecchia coppia
Aldilà del ponte, lungo una stradina
delimitata da siepi di biancospino,ù
è là che loro se ne vanno!
Come si amano! Loro sì, beati!

ZOLTÁN NADÁNYI, TR. RUBERTO RUSPANTI

mercoledì 7 aprile 2010

OFFERTA

Perché mi lasciasti
bruciata da carezze
in un letto senza domani
nuda di emozioni
vestita della tua assenza
ti offro il mio silenzio
pugno di vento
che sibila il tuo nome

LUCIA RIVADENEYRA, TR. EMILIO COCO

martedì 6 aprile 2010

TESTAMENTO

Poiché son giunto al tempo in cui
la penombra non mi consola più
e mi turbano i piccoli presagi;

poiché son giunto a un tale tempo;

e giacché i fondi del caffè
a un tratto schiudono adesso per me
le loro tonde bocche amare;

giunto ormai a un tale tempo;

e persa ogni speranza
di meritato avanzamento, di
vedere il quieto nascere dell’ombra;

e poiché non possiedo altro che il tempo;

nient’altro, ormai, che la
memoria delle notti e delle loro
vibrante tenerezza sconfinata;

poiché ciò che possiedo
tra cielo e terra è
la mia memoria, il tempo;

ho deciso di fare testamento.
Questo:
vi lascio

il tempo, tutto il tempo.

ELISEO DIEGO, TR. FRANCESCO TENTORI MONTALTO

lunedì 5 aprile 2010

ESERCIZI DI SENSIBILITA', 7

Non so perché talvolta
invoco le nuvole.
Da chi chiedo che mi nascondano?
Molte volte il sole
è così fastidioso
con quel suo brillare insistente
che perícola in noi la sua magia
e nasce nei nostri occhi il bisogno
di riposarsi
in un orizzonte tenero
spolverato di notte.

KRITON ATHANASULIS, TR. FILIPPOMARIA PONTANI

domenica 4 aprile 2010

Se nella montagna
il mio cuore
corre dietro ai sogni,
li disperde subito
il rumore del vento.

SAIGYŌ, TR. LUIGI SOLETTA