sabato 26 luglio 2008

Le compagne che non ho avuto
sento piangermi, velate,
all’imbrunire, nei giardini…
Nella loro pena azzurra rivive
il mio dolore di mani defunte
sopra rasi…
MÁRIO DE SÁ-CARNEIRO, TR. MARIA JOSE' LANCASTER

venerdì 25 luglio 2008

Tra canneti e fruscii
Di notte esce dal ghetto
Assume i tuoi connotati:
le mani contratte gli occhi
cerchiati di verde malachite,
tracciando mappe sul corpo
astri perversi.
MARIA ATTANASIO

giovedì 24 luglio 2008

Sono ancora qui, ma vi prego, credetemi,
è stata l’argilla
a rendermi così dolente e fragile,
nient’altro che la terra dove sono nato.
CESARE VIVIANI

mercoledì 23 luglio 2008

La vita non è
solo attendere invano?
Non è aspettare dolcemente qualcosa
che è troppo grande
e che mai verrà?
Il girinus nel suo volteggiare,
la giraffa col suo collo,
con le spine la rosa,
con le parole l’uomo,
Il girasole con lo stame il pistillo,
non aspettano soltanto?
KIKUO TAKANO, TR. PAOLO LAGAZZI E YASUKO MATSUMOTO

martedì 22 luglio 2008

Su ciò che fummo
su ciò che amammo

alta e straniera un’erba vigoreggia.

MARIA LUISA SPAZIANI

lunedì 21 luglio 2008

Nell’odore infedele
del fieno è confinata
l’famia − alba di fiele
infestano l’estate.

Qualcuno insegue il carro
e l’arco e il falco e il giorno
dell’alloro − il ritorno
non ritrova il suo varco.
TOTI SCIALOJA

domenica 20 luglio 2008

Contento di me stesso…e un’altra volta
Visito i campi, il gioco antico e tristo
Dell’erba nuova, ripeto per nome

E le cose vicine e le lontane,
Chiuse per sempre, gesti che ritornano
Come gracili danze d’orologi.

(Grida, grida una voce
altissimo il suo nome)

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