sabato 22 agosto 2009

TESTIMONE

Sono un poeta, ma sarei rifiuta
anche se declamassi versi senza voce.
U ― U ― U ― Che importa?
Allegri diavoletti canteranno per me.

Credete a me, avevo preso ogni precauzione
annusando il sospetto come un segugio.+
Sono un poeta, mio solo diritto è il rogo,
perché sono testimone della verità,

Sono un tale che afferma essere
Bianca la neve, rosso il sangue, e verde
Il lanoso gambo del papavero.

Un tale che sarà infine assassinato,
proprio per non aver mai ucciso.

MIKLÓS RADNÓTI, TR. BRUNA DELL’AGNESE E ANNA WEISZ RADO

venerdì 21 agosto 2009

NAUFRAGHI

Nàufraghi sugli scogli,
ognuno narra
a sé solo - la storia
di una dolce casa
perduta,
sé solo ascolta
parlare forte
sul deserto pianto
del mare -

Triste orto abbandonato l'anima
si cinge di selvagge siepi
di amori:
morire è questo
ricoprirsi di rovi
nati in noi

ANTONIA POZZI

giovedì 20 agosto 2009

CI FURONO POTENTI...

Ci furono potenti,
per i quali si eressero stele
alte e splendenti,
che ne celebravano grandezza e saggezza.
E che fine hanno fatto queste stele?
Sono cadte! Dovevano cadere
perché erano ricolme di menzogne.
Il tempo ristabilisce la verità
rd abbatte ciò che vero non è.
La tomba adesso sta lì privata
dei segni dela memoria: messuno v'innalza
un'altra stele al posto di quella spezzata...
Eppure no! La maledizione
vi grava infatti sopra come una colonna oscura.

SANDOR PETOFI, TR. ROBERTO RUSPANTI

mercoledì 19 agosto 2009

Distruggere come nuvole,
sfruttare il vento
per trasformarsi!

Ti porta via lo sguardo
dal durare del tempo,
escluso
vai e vai.

ALFRED KOLLERITSCH, TR. BEATRICE DONIN

martedì 18 agosto 2009

Nessuno di noi sapeva
se il ponte fosse stato distrutto
o se fosse rimasto incompiuto.
E noi, come quelli di fronte,
siamo giunti fino alle estremità spezzate
per guardarci da lontano
per guardare l'abisso.
Senza toccarci, senza abbracciarci
ci incontriamo con il ricordo.

TITOS PATRIKIOS, TR. NICOLA CROCETTI

lunedì 17 agosto 2009

UN'ARIA GLORIOSA

L'estenuazione, sai, del primo giorno
di bel tempo o quel tuo fiore sonoro
il suo barbaglio rosato dall'oro
dei più piccoli sciami nell'adorno

immobile azzurro farà ritorno
a un passo di silenzioso lavoro
come distinte serpi tra l'alloro
sbreccato di cornici se il soggiorno
minacciato nasconde il suo fervore
a non trasformare che più distanti
cosa germogliate poi di amorosa

grana e per lo stremo di contemplanti
fuochi accesi di uno sparso calore
alta di vittorie un'aria gloriosa.

ROBERTO ROSSI PRECERUTTI

domenica 16 agosto 2009

DERNIER ESPOIR

Il est un arbre au cimitière
Poussant en pleine liberté,
Non planté par un deuil dicté, -
Qui flot au long d’une humble pierre.

Sur cet arbre, été comme hiver,
Un oiseau vient qui chant clair
Sa chanson tristement fidèle,
Cet arbre et cet oiseau c’est nous :

Toi le souvenir, moi l’absence
Que le temps – qui passe – recense…
Ah, vivre encore à tes genoux !

Ah, vivre encore ! Mais quoi, ma belle,
Le néant est mon froid vainqueur…
Du moins, dis, je vis dans ton cœur ?

PAUL VERLAINE