Pur vivendo in questo mondo doloroso
provo sentimenti
che volano alti
come il grido del fagiano
nel bosco di cipressi
KAMO NO CHOMEI, TR. ALDO TOLLINI
sabato 12 marzo 2011
venerdì 11 marzo 2011
giovedì 10 marzo 2011
BOSCO IN MARCIA
Ogni notte al rintocco delle 11
arriva fin qui la foresta morta.
Accuratamente tagliata e deposta
in mucchi sui tanti vagoni del treno.
Il treno è lungo - molto lungo.
E un vento levandosi una volta ha attraversato
cantando tutte le chiome degli alberi.
LARS GUSTAFSSON, TR. MARIA CRISTINA LOMBARDI
arriva fin qui la foresta morta.
Accuratamente tagliata e deposta
in mucchi sui tanti vagoni del treno.
Il treno è lungo - molto lungo.
E un vento levandosi una volta ha attraversato
cantando tutte le chiome degli alberi.
LARS GUSTAFSSON, TR. MARIA CRISTINA LOMBARDI
mercoledì 9 marzo 2011
UNIVERSO E POEMA
E' come un poema il mondo meraviglioso del Creatore:
entro la sfera della manifestazione, composto di sarga,
dispiega i mofdi diversi della vita, con estesi citrabandha
e allitterazioni;
da voi che lo difendete è interamente compiuta la fama
luminosa dell'antico veggente, del poeta.
RATNAKARA, TR. GIULIANO BOCCALI
entro la sfera della manifestazione, composto di sarga,
dispiega i mofdi diversi della vita, con estesi citrabandha
e allitterazioni;
da voi che lo difendete è interamente compiuta la fama
luminosa dell'antico veggente, del poeta.
RATNAKARA, TR. GIULIANO BOCCALI
martedì 8 marzo 2011
HAN SRADICATO UN ALBERO
Han sradicato un albero. Ancora stamani
il vento, il sole, gli uccelli
l'accarezzavano bernignamente. Era
felice e giovane, candido e eretto,
con una chiara vocazione di cielo
e un alto futuro di stelle.
Stasera giace come un bimbo
esiliato dalla sua culla, spezzate
le tenere gambe, affondato
il capo, sparso per terra e triste,
disfatto in foglie
e in pianto ancora verde, in pianto.
Questa notte uscirò, quando nessuno
potrà vedere, quando sarò solo -
a chiudergli gli occhi ed a cantargli
quella canzone che stamane il vento
passando sussurrava.
RAFAEL ALBERTI, TR. VITTORIO BODINI
il vento, il sole, gli uccelli
l'accarezzavano bernignamente. Era
felice e giovane, candido e eretto,
con una chiara vocazione di cielo
e un alto futuro di stelle.
Stasera giace come un bimbo
esiliato dalla sua culla, spezzate
le tenere gambe, affondato
il capo, sparso per terra e triste,
disfatto in foglie
e in pianto ancora verde, in pianto.
Questa notte uscirò, quando nessuno
potrà vedere, quando sarò solo -
a chiudergli gli occhi ed a cantargli
quella canzone che stamane il vento
passando sussurrava.
RAFAEL ALBERTI, TR. VITTORIO BODINI
lunedì 7 marzo 2011
BENIN ROAD
Velocità è violenza,
forza è violenza,
peso è violenza
la farfalla
cerca scampo
nella leggerezza
nell'incorporeo
fluttuante volo
ma in qualche luogo
i nostri divergenti
territori s'incontrano
in tunnel di foreste lastricati
Vengo con la mia armatura di forza
sufficiente per due, e la gentile
farfalla spalancandosi esplode
in una macchia gialla lucente
nella durezza silicea
della mia visione
CHINUA ACHEBE, TR. ROBERTO MUSSAPI E TERESA SORACE MARESCA
forza è violenza,
peso è violenza
la farfalla
cerca scampo
nella leggerezza
nell'incorporeo
fluttuante volo
ma in qualche luogo
i nostri divergenti
territori s'incontrano
in tunnel di foreste lastricati
Vengo con la mia armatura di forza
sufficiente per due, e la gentile
farfalla spalancandosi esplode
in una macchia gialla lucente
nella durezza silicea
della mia visione
CHINUA ACHEBE, TR. ROBERTO MUSSAPI E TERESA SORACE MARESCA
domenica 6 marzo 2011
NEL QUARANTA
Quando un'epoca viene seppellita,
Non rieccheggia il salmo funebre.
Al cardo e all'ortica
Spetta abbellirla.
E solo i becchini lavorano
Di lena. E' urgente la cosa!
E fa un silenzio, Signore, un silenzio
Che si sente il tempo camminare.
Ma dopo quella riemerge come
un cadavere nel fiume a primavera;
Ma non riconoscerà lsa madre il figlio,
E angosciato il nipote le volgerà le spalle.
E le teste s'inchinano più basse,
come un pendolo muove la luna.
Ecco, così su Parigi finita
Scende ora il silenzio.
ANNA ACHMATOVA, TR. BRUNO CARNEVALI
Non rieccheggia il salmo funebre.
Al cardo e all'ortica
Spetta abbellirla.
E solo i becchini lavorano
Di lena. E' urgente la cosa!
E fa un silenzio, Signore, un silenzio
Che si sente il tempo camminare.
Ma dopo quella riemerge come
un cadavere nel fiume a primavera;
Ma non riconoscerà lsa madre il figlio,
E angosciato il nipote le volgerà le spalle.
E le teste s'inchinano più basse,
come un pendolo muove la luna.
Ecco, così su Parigi finita
Scende ora il silenzio.
ANNA ACHMATOVA, TR. BRUNO CARNEVALI
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