sabato 29 marzo 2008

IL CIELO NOTTURNO

Solitario avanzo lentamente lungo la mia strada.
Ah, in lontananza si nasconde la mia meta!
Il sole declina, il giorno diventa notte
Presto vedrò solamente le stelle eterne.

Ma non mi lamento del giorno fuggevole.
Non mi spaventa la notte imminente.
Poiché di quell’amore che attraversa il mondo
un raggio è penetrato anche nella mia anima.
GUSTAV GEIJER, TR.MONICA CORBETTA E MICHELA ZURRA

venerdì 28 marzo 2008

IL SOLE E L'UOMO

Il sole e l’uomo
Stringono una forte amicizia per tutto il secolo.
Il sole di mio padre
lo riscalda e accarezza;
il mio sole è con me,
risplende sulla mia testa.
Tutti hanno un sole,
è
nato per ognuno,
a tutto dona luce e calore
e morirà separatamente con ognuno.
Il sole arde vivo
Sull’uomo, mentre respira.
DOLGYN NYAMAA, TR. PAOLA PEROTTI

giovedì 27 marzo 2008

I morti − io li ho visti − andavano scalzi
In primavera, andavano liberi
Niente divideva, niente separava
I piedi dalle cose vive.

I morti − io li ho visti − non avevano volto
né nome. Erano molti.
Compatti aumentavano.
Erano molti e vivi. Li interrogai
su dove la primavera s’allungasse.

I morti − io li ho visti − in primavera
Il sole raddoppia i loro frutti
Il sole entrava in loro. Erano larve.
CARLOS NEJAR, TR. GIAMPAOLO TONINI

mercoledì 26 marzo 2008

Così rispettata,tutta circondata di cure,
tutta piccoli garresi, tutta aria e attenzioni,
tutta che si sbriciola, tutta che fa coro −
umide zolle della mia terra e libertà…

Nei giorni della prima aratura è nera sino all’azzurro
E disarmato ci si fonda il lavoro −
Mille cori di voci che corrono arate:
c’è qualcosa di sconfinato, si vede, in questi confini.

E tuttavia la terra è svista e testa di scure.
Non la ottieni supplicandola, non buttarti ai suoi piedi:
come un flauto che marcisce fa spalancare le orecchie,
come un clarinetto mattutino raggela l’udito…

Come fa piacere lo strato di grasso che arriva sul vomere,
com’è stesa la steppa nel rivangare di aprile!
Dunque salve, terra nera: sei forte, tutt’occhi…
Neroeloquente silenzio al lavoro.
OSIP MANDEL’STAM, TR. MAURIZIO CALUSIO

martedì 25 marzo 2008

QUIETE

Né il fruscio delle foglie
né il rumore dei boschi addormentati,
né gli spruzzi. Dell’onda,
ammutolito incanto alle ninfee gialle,
né il cinguettio degli uccelli,
né le inquiete voci umane,
né lo scalpiccio
delle pioggerelline che picchiano sulla terra.
Oh, mare di silenzio,
sogni muti, silenziosi,
oh, pareti strette,
della prigione solitaria e silenziosa…
No, non sono nato
per la quiete insonne della notte,
sono innamorato con tutto il cuore
del suono dell’universo immortale!
LODONGYN TUDEV, TR.PAOLA PEROTTI

PRIMAVERA

Della mia stanza buia aprii la finestra.
E, oh miracolo degli incanti, i miei occhi aperti
Rimasero più aperti della finestra.

In un grido in cui tutta la mia anima io misi,
il silenzio squarcia in questo colpo di luce:
E’ Lei!
È nel balletto delle immagini, ballando come il vento
del sud,
cominciai a vederLa, a sentirLa…E tutto mutava:
Guardai il cielo e il cielo era sangue azzurro
Che fioriva in grembo ad una principessa slava!

Guardai la montagna e la terra bassa e molle
dove la vista corre, vola e si perde…
E sulla montagna e sulla terra bassa, il sole
Era un clarino d’oro che agitava una fiammella verde!

E davanti alla nuvola che nessuno scopre e che va,
esclamai, nella confusione inesplicabile e franca
dei grandi matti del mondo; Guardai
la Donna di Spuma in groppa ad un ginnetto bianco!
LUIS VEIGA LEITÃO, TR. DANIELA DI PASQUALE

lunedì 24 marzo 2008

O misteriosa sovra tutte le cose
chiara luce del giorno.
Avvolgi nelle tue onde il mondo
come vascello inciso nel diamante,
e verso un ignorato lido
lento lo sospingi e silenzioso,
sì che mai affondi
quando insensibilmente e segreta
o luce chiar in sera ti dissolvi.
SIBILLA ALERAMO

domenica 23 marzo 2008

NEL CIELO ALTO

Nel cielo alto
vola lentamente un nibbio
tracciando un cerchio

Insieme a lui
dentro di me ho
qualcosa che traccia
lentamente un cerchio
KIKUO TAKANO, TR. PAOLO LAGAZZI E YASUKO MATSUMOTO