sabato 27 novembre 2010

CUSTODE DI GREGGI, XXVII

Solo la Natura è divina, ed essa non è divina...

Se parlo di lei come di un ente
E' che per parlar di lei devo usare il linguaggio degli
[uomini
Che dà personalità alle cose,
E impone nomi alle cose.

Ma le cose non hanno nomi né personalità:
Esistono, e il cielo è grande e laterra ampia,
E il nostro cuore delle dimendioni di un pugno chiuso...

Benedetto sia io per tutto quanto non so.
Godo tutto questo come chi sa che c'è il Sole.

ANTONIO FERNANDO NOGUEIRA PESSA/ALBERTO CAEIRO, TR. PIERLUIGI RAULE
NAVIGANO I RELITTI DEL CIELO
con alberi cantati verso terra.

Tu nel legno di questo canto
coi denti ti attanagli.

E sei il pavese
a prova di canto.

PAUL CELAN, TR. GIUSEPPE BEVILACQUA

giovedì 25 novembre 2010

PIOGGERELLINA

Nella pioggerellina fine fine
un mendicante sordomuto
batte forte la sua scodella.

YOTARO ISSA, TR.KANTARO NISHIDA E GIUSEPPE D'AMBROSIO ANGELILLO

IN COMUNE

Il coltello divide il nostro pane
in pezzi uguali.
Sul bordo del bicchiere ove posarono
le tue labbra, poso le mie a bere
la seconda sorsata.
Cammina con le mie scazrpe!
Quando viene l'inverno
mi scalda il tuo cappotto.
Piangiamo con gli stessi occhi,
chiudiamo la porta alla sera
per essere soli. Nel sonno
entrano i tuoi sogni nei miei sogni.

HANS BENDER, TR. GILDA MUSA

martedì 23 novembre 2010

E' sera di nuovo, vediè più corta di un giorno la pèrigionia
e anche la vita è più corta di un giorno. La luna
illumina il paesaggio, da cappo al suo chiarore si tendono i fili,
attraverso le finestre si scorge l'ombra di sentinelle armate,
scivola sui muri, tra i suoni della noptte.

Ecco, dorme il campo, cara, frusciano i sogni,
farfuglia chi si ridesta di soprassalto, si girta nel poco spazio
e già si è riaddormentato e il volto gli splende. Io solo
siedo sveglio, sento in boicca una sigaretta mezzo spenta e non
il sapore del tuo bacio, e non arriva il sonno, il grande protettore,
perché ormai, senza te, non so né vivere né morire.

(Lager Heidenau, tra i monti sopra Zagubica, luglio 1944)

lunedì 22 novembre 2010

CREDERE E'

Credere è come essere distrutto?
E' lpo stesso congedarsi dai fioti
- dal vaso caduto per terra -
e percorrere la via che non si può rifare
come i frammenti calpestati?
Invocando solo il nome di Dio,
restando sempre infranto.

KIKUO TAKANO, TR. PAOLO LAGAZZI E YASUKO MATSUMOTO\

domenica 21 novembre 2010

ELEGIA

Amico, piangiamo:
una lacrima sarà per la foglia gialla,
una lacrima per la rosa sfiorita,
una lacrima per la rtagazza morta,
una lacrima per il dolore di ogni uomo.

Una lacrima per ogni pietra,
per ogni albero,
per ogni stella
e per l'Ideale.

Infinite sono le anime, le pietre.
O paura a camminare, per non pestarle.

EUGEN IONESCU, TR. DASVIDE ASTORI