sabato 6 febbraio 2010

POICHE' SU QUESTA TERRA
non c'è aria per me,
misi rabbiosamente in resta
una pena canora.

BLAS DE OTERO, TR. ELENA CLEMENTELLI

venerdì 5 febbraio 2010

IL TEMPO DELLA MONTAGNA

In quel luogo il tempo non ha ombra e i mattini
ri-accadono come incantesimi, attimi per lei

perché scorge le bacche mature del frassino montano,
e per lui non distante perché catturi il pesce.

E poi l'oscurità sarà soltanto quel che resta
di una bocca dopo il bacio o di una mano intrecciata alla mano;

un ramo; un fiume; sarà quel che mi perde delle parole
nel trasformarsi in silenzi e poi in sonno. Eppure
lasciando la montgna lui ricorderà i sorbi selvatici:
la macchia, scarlatta. Lei penserà

all'arco del salmone dopo la cattura improvvisa:
il suo bagliore, luce del giorno rubata all'ardesia.

EAVAN BOLAND, TR. GIOVANNA IORIO

giovedì 4 febbraio 2010

POESIA

Abbiamo silenzio come i bambini freddo
non si sa quando tanto tempo fa
rimandiamo accampano scuse+
e troveremo scuse ancora a lungo

Siamo come un punto scucito al buio
e quanto non sappiamo e che promesse

Siamo pioggia rivolta verso l'alto
Siamo al rovescio nell'istante in cui
la verità è un dito sulle labbra

JAN SKARCEL, TR. ANNALISA COSENTINO

mercoledì 3 febbraio 2010

FIUME ALL'ALBA

Fiume all'alba
acqua infeconda tenebrosa e lieve
non rapirmi la vista
non le cose che temo
e per cui vivo

Acqua inconsistente
acqua incompiuta
che odori di larva e trapassi
che odori di menta e già t'ignoro
acqua lucciola inquieta ai miei piedi

da digitate logge
da fiori troppo amati ti disancori
t'inclini e voli
oltre il Montello e il caro acerbo volto
perch'io dispero della primavera.

ANDREA ZANZOTTO

martedì 2 febbraio 2010

Uh donna, che a guardarti sembri vera,
belle labbra che le mie labbra sanno toccare,
è gioia o è un inganno la mia parola
o già memoria l'anima che tace?
Quei mancamenti del cuore mi fanno paura,
quell'aria dove eravamo a parlarci,
quella fonte dove la vita semra si trovi
ed è una luna che riluce nel dissolversi,
dove io sono sola, tu sola, e la memoria
fa fingere una verità, fa vere le ombre
e resta il fumo di quel che abbiamo sognato.

FRANCO LOI

lunedì 1 febbraio 2010

XIV L'UOMO E IL MARE

Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare ti è specchio: ti vedi l'anima
nel gorgo infinito dell'onda che rotola
né il tuo spirito è abisso meno amaro.

Nella tua stessa immagine ti piace nuotare;
la baci con gli occhi, l'abbracci, e il cuore
distratto talvolta dal suo proprio rumore
al lamento selvaggio, che mai è dato domare.

Siete l'uno e l'altro tenebrosi e discreti:
uomo, chi mai è sceso nel tuo abisso profondo?
mare, nessuno sa dei beni che celi sul fondo,
tato siete entrambi custodi gelosi di segreti!

Eppure, da un numero di secoli incacolabili,
senza pità o rimorso voi due vi combattete,
talmente morte e strage perdutamente amate,
o lottatori eterni, o fratelli implacabili!

CHARLES BAUDELAURE, TR. ANGELA CERINOTTI

domenica 31 gennaio 2010

L'ONDA

Sei come onda nei miei occhi
mugghiante, superba e impetuosa...
costante brezza di mille seducenti desideri
che ti trascina verso una nuova direzione.

Tu sei l'onda
tu sei laddove c'è l'onda e il mare del rimpianto
sconvolti, colorati gli orizzonti del domani
sono sguardi di luna infetta gli occhi tuoi.

Tu sei la mia malattia, sola nella lotta
tu non hai mai quiete
tu sei la mia malattia che fugge da se stessa
tu sei quella nuvola azzurra e inquieta.

Che è successo, mio Dio...
che è successo mentre ero lontana sulla riva?
Di notte con le braccia spalancate
morivo per te... per te morivo.

FOROUGH FARROKHZAD, TR.?