sabato 15 gennaio 2011

Mi piace il mio corpo quand'è col tuo
corpo. E' una cosa tanto nuova.
Muscoli meglio e nervi di niente.
mi piace il tuo corpo. mi piace quel che fa,
e il come. mi piace sentir la sua spina
dorsale, le sue ossa e il tremolante
-liscio-sodo che bacerò
ancora ancora e ancora
dite mi piace baciare questo e quello,
mi piace, lentamente accarezzare, il folto
elettrico pelo, e quel che viene a carne
che si separa....E occhi grandi briciole d'amore,

e forse mi piace il brivido

di sotto me te così nuova

EDWARD ESTLIN CUMMINGS, TR. MARY DE RACHEWILTZ

venerdì 14 gennaio 2011

DI SILVESTRE NATURA SEI

Di silvestre natura sei
orafo che dispieghi i tyuoi amuleti
convinto che fugare le ore
sia cosa perfettibile e piena;
ma l'amore non ha sbaraglie,
non ha mura, né fondamenti, né fango,
l'amore che libera il suo respiro
oltre la concezione del giorno
vaga nella fissa eternità dell'io
dove domandocon la parola spenta
in quanto tempo si possa morire.

ALDA MERINI

giovedì 13 gennaio 2011

CON LA PERTICA IN MANO

La quisqualis, o rampicante di Rangoon,
Una gamba fiorente
Sul parapetto, sta
Per intrufolarsi in casa,
E appollaiata su barile dell'acqua piovana,
Coi monti in faccia,
Il merlo gazza
Schiamazza.
Soli, a coppie, i passeri
Saltabeccano sulle scandole,
Facendo colazione d'insetti.
Io fuori, li osservo.
Dai manghi
Al finire del prato,
Una pertica in mano,
Le erbacce alle caviglie,
Qualche frutto, beccolato,
Che marcisce in terra.
I semi, bianchi,
Visibili attraverso la polpa,
Come le ossa di un cranio rivolto.
E' un'altra mattina di tarda estate
Nel mio sessantesimo anno.

ARVIND KRISHNA MEHROTRA, TR. GRAZIANO KRATLI

mercoledì 12 gennaio 2011

STEPPA

Sei mai stato alla spiaggia
quando il giorno e la notte si confrontano,
hai visto dalla creta e dalla sabbia
i rivoli di pioggia venir giù,
fonti segrete e innumeri,
poi, per quanto lo sguardo
esce a spaziare, le onde
al giallo colore di ranno?

Qui sta la duna, e in fondo
il mare; come tanti cannoni,
i carri dei pastori, con le micce
spente che sfiorano il suolo.
Pronti per il corsaro
dal caffettano al vento,
che in quell'oceano giallo
mi sembra di vedere?

Getta forse la gomena,
è nascosta la nave dalla duna,
ma l'albero spovrasta, un gigantesco
fusto secco di pino:
in vetta, dalla gabbia,
le corde rigide come dei rami,
la coffa scura e tozza
assomiglia a un nido di rapaci.

ANNETTE VON DROSTE-HULSHOFF, TR. GIORGIO CUSATELLI

martedì 11 gennaio 2011

I SENTIERI, III°

Cerere avrebbe ben dovuto
Sudata, impolverata,
Attenderlo, che cercava
Per tutta la terra.

Avrebbe ricevuto da lui
Riposo, rifugio,
E quello che perse
L'avrebbe riconosciuto

Nella sua chiara penombra
E, con un grido, abbracciato
E trascinato via ridendo
Nelle sue mani veementi.

Quando invece ancora, di notte
Sotto il brusìo degli alberi
Lei si ferma, bussa
A poprte chiuse.

YVES BONNEFOY, TR. FABIO SCOTTO

lunedì 10 gennaio 2011

ARDI SOPRA UN ALTO MONTE

Tu ardi sopra un alto monte,
inaccessibile nella tua torre.
Accorrerò nell'ora vespertina,
nell'ebbrezza abbraccerò il sogno.

Uditomi tu di lontano,
a sera accenderai il tuo falò,
e io mi metterò, docile al Fato,
a decifrare il giuoco delle fiamme.

E quando nel buio cominceranno a sciami
a turbinare tra il fumo le scintille,
accorrendo con cerchi di fuoco,
io Ti raggiungerò nella Tua torre.

ALEKSANDR BLOK, TR. BRUNO CARNEVALI

domenica 9 gennaio 2011

ANCORA UNA COPPIA

Sì! Amare è un gran guadagno!
Chi trova più bella ricompensa?
Non diventi ricco, né potente;
ma diventi simile al più grande eroe-
Di Wamik e di Asra
si dirà bene come del Profeta-
No, non se ne parlerà, si dirà il loro nome:
il loro nome devono conoscerlo tutti.
Quello che hanno fatto nella vita,
nessuno lo sa! Sappiamo tuttavia
che hanno amato. E questo basti,
quando si chiede di Wamik ed Asra!

WOLFGANG GOETHE, TR. ROBERTO FERTONANI ED ENRICO GANNI