Stagione di malora
Che andavo vagando
per sconfinate regioni dell'anima
E mi sono ritrovato
In questo villaggio recinto di biancospino
Dalfalò dove arrostisce un canedi vagabondo
Si levano colonne di porpora
E l'uomo che sul finire dell'estate ha cantato il canto della rosa
Latra sullo sfacelo dell'anima
Becca bacche e non parla il rosignolo
In questo villaggio dove studio nel cerchio della lampada
- al modo di Milton studi - sussurra
Un angelo in sembianze di rettore
Ma fino che fiori come pere fioriscono i cespugli
Con cacciatori ho giocato gli scacchi e pescatori
E questa notte che ho perduto tutto
Voglio offrire
A chi rincorre farfalle sui confini
A martin pescatori e umani alla deriva
Alla donna eterna
E a questo giorno d'inverno
Un calice d'alto stelo colmo
Di bacche di rovo e lacrime
NISHIWAKI JUNZABURO, TR. ORNELLA CIVARDI
sabato 19 marzo 2011
venerdì 18 marzo 2011
giovedì 17 marzo 2011
TRISTEZZA CON FASCINO
Negli alberi si compie quello che
la terra non è giunta a completare.
Gli uccelli continuano ciò che
è incompiuto dagli alberi. Ma cosa
potrà compiere l'uomo? Non è il senso
più quantità né forma del cuore
con cui l'uomo tenta d'esprimersi, il senso
è ormai tutto sepolto lontano.
Va dunque invocato più volte
il nome di Dio - il supremo vuoto
su cui l'uomo ha fissato i suoi occhi.
Deve ogni senso cominciare da lui.
Oh, Merleau-Ponty! Siamo ancora
"debolezza d'Essere nel centro dell'Essere",
ma abbiamo il libero arbitrio
di chi si trova al confine dell'Essere,
per questo siamo tristi e affascinanti.
KIKUO TAKANO, TR. PAOLO LAGAZZI E YASUKO MATSUMOTO
la terra non è giunta a completare.
Gli uccelli continuano ciò che
è incompiuto dagli alberi. Ma cosa
potrà compiere l'uomo? Non è il senso
più quantità né forma del cuore
con cui l'uomo tenta d'esprimersi, il senso
è ormai tutto sepolto lontano.
Va dunque invocato più volte
il nome di Dio - il supremo vuoto
su cui l'uomo ha fissato i suoi occhi.
Deve ogni senso cominciare da lui.
Oh, Merleau-Ponty! Siamo ancora
"debolezza d'Essere nel centro dell'Essere",
ma abbiamo il libero arbitrio
di chi si trova al confine dell'Essere,
per questo siamo tristi e affascinanti.
KIKUO TAKANO, TR. PAOLO LAGAZZI E YASUKO MATSUMOTO
mercoledì 16 marzo 2011
MUSEO
Accette di pietre, ed altri oggetti
giacciono oltre il vetro in gran silenzio.
Nel volgere delle costellazioni tante volte
molto di noi è scomparso
molto di noi si è generato.
E
ci sono state
anche tante altre cose oltre
alla cometa che stava per urtare la terra,
furono roti tanti piatti,
cani eschimesi camminarono sull'Antartide
a est e ad ovest venero eretti grandi mausolei
raccolte di poesie vennero dedicate tante volte
di recente
l'atomo viene frantumato
e la figlia del presidente ha cantato.
Accette di pietre, ed altri oggetti
oltre il vetro giacciono in incredibile silenzio.
SHUNTARO TANIKAWA, TR. YASUKO MATSUMOTO E MASSIMO GIANNOTTA
giacciono oltre il vetro in gran silenzio.
Nel volgere delle costellazioni tante volte
molto di noi è scomparso
molto di noi si è generato.
E
ci sono state
anche tante altre cose oltre
alla cometa che stava per urtare la terra,
furono roti tanti piatti,
cani eschimesi camminarono sull'Antartide
a est e ad ovest venero eretti grandi mausolei
raccolte di poesie vennero dedicate tante volte
di recente
l'atomo viene frantumato
e la figlia del presidente ha cantato.
Accette di pietre, ed altri oggetti
oltre il vetro giacciono in incredibile silenzio.
SHUNTARO TANIKAWA, TR. YASUKO MATSUMOTO E MASSIMO GIANNOTTA
martedì 15 marzo 2011
lunedì 14 marzo 2011
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