giovedì 15 ottobre 2009

Mare anteriore a noi, le tue parole
avevano corallo e spiaggia e alberete.
Disvelate la notte e la caligine,
le trascorse tormente ed il mistero,
il Lontano sbocciava, e il siderale Sud
splendeva sulle azzurre navi dell'iniziazione.

Severa linea della costa remota -
quando la nave si approssima sorge la proda
in alberi in cui il Lontano nulla aveva;
più vicino, la notte si apre in suoni e colori;
allo sbarco ci sono uccelli, fiori,
dove era solo, di lontano, la linea astratta.

Il sogno è scorgere le forme invisibili
dalla vaga distanza e, con sensibili
moti della speranza e della volontà,
cercare sulla fredda linea dell'orizzonte
albero, spiaggia, fiore, uccello, fonte -
i baci meritati della Verità.

FERNANDO PESSOA, TR. FRANCESCO ZAMBON

mercoledì 14 ottobre 2009

La notte o il giorno o adesso
Voglio con te giacere
Tra due guerre
Dalla peggior pace inseguito

Io o noi o tu
Senza pensieri pensare
Chiudi gli occhi
E le città vedrai oscillare

In sogno o morte o sonno
Vieni nel giardino di pietra
dove mai ti incontrai
là ti voglio incontrare

THOMAS BRASCH, TR. GIO BATTA BUCCIOL

martedì 13 ottobre 2009

Son solo un volto, un nome
un meccanismooscuro e misterioso
che risponde alla pianta e all'astro?
Io so che questa carcassa di calce viva
con vestiario di polvere
che narca la mia presenza tra gli uomini
mi accompagna di passaggio, giacché un giorno
andrà ad abitare vuota
di me sotto la terra.
Che cosa muove il meccanismo transitorio?
Sono solo un visitatore
e credo d'essere il padrone di casa del mio corpo,
tana notturna illuminata
da un fulgore eterno.

JORGE CARRERA ANDRADE, TR. GIUSEPPE BELLINI

lunedì 12 ottobre 2009

FORMICA

Fra le crisalidi, si è addormentata la formica.
O vento, non soffiarle via ora, le crisalidi!
Del resto, anche così va bene.

China la sua piccola, stanca testolina
sulla sabbia scintillante:
dorme insieme a lei la sua minuscola o,bra.

Svegliarla con un filo di paglia?
Ma no, è meglio se ci avviamo a casa:
il cielo si è fortemente annuvolato.

In mezzo alle crisalidi si è addormentata una formica
e - tac - una goccia già cade sulla mia mano.

ATTILA JOZSEF, TR. UMBERTO ALBINI

NESSAHOUE'

Oggi riconosco Nesshoué
come la dea del fiume
Il suo altare sarà arricchito con olio di palma
E la sua Legba incoronerò di penne.
Ella è l'ancella di Maou
E intercederà per me nel giorno fumesto
Terrà lontani gli spiriti maligni
E la fame non scenderà su questa terra.
In battaglia ci guiderà e sarà più forte
e maòiosa della magia del nemico,
I cui guerrieri cadranno nelle nostre mani
E gonfieranno le fumanti caldaie della vittoria.
Questo io credo nel nome del Grande Maou
e della sua ancella Nessahoué,
che danza in riva al fiume.

PAUL VESEY, TR. MARIA GRAZIA LEOPIZZI

domenica 11 ottobre 2009

L'ALBERO

Quest'albero e il suo stormire
cupa foresta di richiami,
di grida,
mangia il cuore oscuro dellsa notte.

Aceto e latte, il cielo, il mare,
la densa massa del firmamento,
tutto cospira a questo tremito,
che dimora nel denso cuore dell'ombra.

Un cuore che scoppia, un astro duro
che si sdoppia e deflagra nel cielo,
il cielo limpido che si crepa
al richiamo e al rintocco del sole,
fanno lo stesso rumore,
della notte e dell'albero al centro del vento.

ANTONIN ARTAUD, TR. VALERIO MAGRELLI
Destinato alla tomba,
al commercio
fra terra e acqua.

Il passaggio,
il ritorno alle querce,
nel rosso del trqamonto,
sorbito fino in fondo dall'attesa.

"Guarda alla stelle",
nessuno evento,
come se fosse diverso.

ALFRED KOLLERITSCH, TR. BEATRICE DONIN.

INFANTA MARIA

Sua terrazza era la sabbia
e la palma e il crepuscolo.

Lei fecedei moti del suo polso
i grandiosi gesti
del suo pensiero.

Lo scompigliare delle piume
di questa creatura della sera
divennr acrobazie di vele
sul mare.

E coì vagò
nei vagabondaggi del suo ventaglio,
prendendo parte al mare
e alla sera,ù
come essi fluivano intorno
e pronunciavano il loro decrescente suono.

WALLACE STEVENS, TR. BALDO MEO