sabato 3 luglio 2010

NELLA VALLE NON RESTA L'ANSIA

Nella valòle non resta l'ansia
Sale al cielo e diventa polvere
Camuffa le ombre, anche il cielo oscura
Le braccia potese non la raggiungono

Ma gli occhi della mente non saranno serrati
Come una vergine che custodisce la sua gelosia

Ansia da ogni punto cardinale
Tocca la superficie di ogni tristezza
Fa tremare il petto, l'anima ferita
Le braccia protese non la raggiungono

YUDHISTIRA AMN MASSARDI, TR. GIULIO SORAVIA

venerdì 2 luglio 2010

Registrare
in questa memoria
al contrario
da dietro
in avanti
le parole
che rstano
così
misteriose
e poi
sillabarle
dalla fine
al principio,

CARLOS DE OLIVEIRA, TR. GIULIA LANCIANI

giovedì 1 luglio 2010

Oh, che gusto ci dà fare gli ipocriti
e quanto facilmente i noi si oscura
l’idea che siamo vicini alla morte
più nell’infanzia che inetà matura.

Il bimbo, occhi di sonno ancora gonfi,
succhia un resto di offesa dal piattino;
io non ho più a chi tenere il broncio
e su ogni via solo m’incammino.

Ma non prenderò sonno come un pesce
nel deliquio avvolgente dei fondali,
ché ho troppo cara la libera scelta
di tutte le mie pene e i miei travagli.

OSUP MANDEL’STAM, TR. REMO FACCANI

mercoledì 30 giugno 2010

IL MAESTRO DI TARCA (IV)

Disse il Maestro
di Tarca:

Prendi la cicala
per l'ala.
Almeno
porterai il canto
fraa le mani.

PABLO ANTONIO CUADRA, TR. FRANCO CERUTTI

TAUTOLOGIA

A ogni frase, incastrata nella riga,
impigrita dentro la scrittura,
si dice anche che noi
siamo soli ul declivio

ALFRED KOLLERITSCH, TR. RICCARDO NOVELLO

lunedì 28 giugno 2010

SEPARAZIONE

Sì, la volontà ha deciso. Ma come può il cuore
che giace molto al di sotto della superficie
delle livellate ragioni che l’occhio vede –
come può l’occhio decidere
di bandire per sempre questo cuore amato?

Agli occhi stellati, tra le canne del buio,
rinunziare? Alla luce dentro la cecità del corpo?
Per dimostrare che erano perdute in ogni modo
e accettare i moncherini incespicanti della consolazione?

Sotto il sonno, sotto il giorno,
sotto la terra, nella galleria del midoll,
amore immutabile giura che tutto è immutato, e sa
che ciò che non ha rimane ancora quanto possiede.

STEPHEN SPENDER, TR. ALFREDO RIZZARDI

domenica 27 giugno 2010

IO SONO QUELLO CHE NON PIU' TARDI D'IERI DICEVA...

Sento dire che siamo alla vigilia,
per me, non so nemmeno dove siamo.
Ai piedi rami d'iombra e ancora rami
d'ombra al balcone dell'agonia.

Dolcezza della luce: triste raggio
del giorno che scompare. Scompariamo.
Più che schiarire l'alba, noi ombreggiamo
il ventaglio della notte fredda.

Preferisco forgiare un'alba bella
per me solo. Per te: ma in tutti i modi
farete bene a non contarci troppo.

Atri vedranno ciò che non vedemmo.
E io non so, con l'ombra fino ai gomiti,
per che cosa nasciamo, a che viviamo.

BLAS DE OTERO, TR. ELENA CLEMENTELLI