sabato 11 ottobre 2008

O dolce quieta mattina d’ottobre
Sono pronto a cadere le tue foglie
il vento di domani se sarà
Forte, tutte le sperderà.
Sopra la selva richiamo dei corvi;
Forse domani se n’andranno a schiera.
O dolce quieta mattina d’ottobre,
Lente inizia le ore di questo giorno.
Fa’ che il giorno ci sembri meno breve.
Noi cuori non avversi all’illusione,
Illudi nel modo che sai.
Stacca una foglia all’aprirsi del giorno;
a mezzodì stacca un’altra fogla;
una dai nostri alberi, una da molto lontano.
Attenda il sole con la nebbia gentile,
Incanta la terra sul tuo ametista.
Oh, lentamente
Per amore di quelle vigne non foss’altro,
le cui foglie già sono strinate dal gelo,
I cui grappoli andranno altrimenti perduti
per amore di quella vigna lungo il mare.
ROBERT FROST, GIOVANNI GIUDICI

giovedì 9 ottobre 2008

Al vento d’autunno
arrese si dileguano
arrese si dileguano
le foglie ingiallite
e, labile e oscillante,
pure la mia sorte, ahimè, è triste.
ANONIMO GIAPPONESE, KIKINSHŪ 5, 28, TR. IKUKO SAGIYAMA
Sporge dal muro di un giardino
la chioma gialla di un albero.

Ogni tanto lascia cadere una foglia
sul marciapiede grigio e bagnato.

Estasi, un sole bianco tra le nubi
appare, caldo e lontano, come un santo

muto è il giorno, muta sarà la notte
simile a un paese nell’acqua.
CARLO BETOCCHI

mercoledì 8 ottobre 2008

Densa e ferma stagione
mosto pesante e spari
al pianto degli uccelli nella nebbia
che matura le foglie nei filari
a sbarrar le acque torbide dei fossi.
Sulla terra che fiata umida e bruna
vanno i buoi troppo bianchi col bovaro
seduto tra le corna della luna.
CORRADO GOVONI

martedì 7 ottobre 2008

DUPLICE AUTUNNO

Scivolato nell’acqua liscia
rive boschi dai capelli rossi
spuntano dalle nuvole
giorni come carte da gioco
raddoppiata scorre una barca
pescatori pescano se stessi.
CRISTOPHER WILHEM AIGNER, tr. luigi reitani

lunedì 6 ottobre 2008

Non so dove porti la strada bianca
su cui scivola silenzioso il guscio di luce,
né se dai cespugli del dirupo è un pianto
che tenta il vento gracile del mio canto:
io non so se è questa la notte
che schiude la soglia
d’un ignoto mondo lontano,
né se da questa fioca voce
è un sonno che si perde nell’immensità.
FRANCO SCATAGLINI

domenica 5 ottobre 2008

L'UCCELLINO D'AMBRA

Autunno
uccellino d’ambra
trasparente
di ramo in ramo
porta una goccia d’oro.

Autunno
uccellino di rubino
luminoso
di ramo in ramo
porta una goccia di sangue.

Autunno
uccellino di lapislazzuli
muore
di ramo in ramo
cade una goccia di pioggia.
TADEUS RODŽEVICZ, tr. carlo verdiani