sabato 11 ottobre 2008

O dolce quieta mattina d’ottobre
Sono pronto a cadere le tue foglie
il vento di domani se sarà
Forte, tutte le sperderà.
Sopra la selva richiamo dei corvi;
Forse domani se n’andranno a schiera.
O dolce quieta mattina d’ottobre,
Lente inizia le ore di questo giorno.
Fa’ che il giorno ci sembri meno breve.
Noi cuori non avversi all’illusione,
Illudi nel modo che sai.
Stacca una foglia all’aprirsi del giorno;
a mezzodì stacca un’altra fogla;
una dai nostri alberi, una da molto lontano.
Attenda il sole con la nebbia gentile,
Incanta la terra sul tuo ametista.
Oh, lentamente
Per amore di quelle vigne non foss’altro,
le cui foglie già sono strinate dal gelo,
I cui grappoli andranno altrimenti perduti
per amore di quella vigna lungo il mare.
ROBERT FROST, GIOVANNI GIUDICI

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