Dal sacco
Per terra si son sparse le cose.
E io penso che il mondo
E' solo un sogghigno
Che brucia appena
Sulle labbra di un impiccato.
VELIMIR CHLEBNIKOV, TR. PAOLO NORI
sabato 26 dicembre 2009
venerdì 25 dicembre 2009
RAGGIO DI NATALE
Abbandonata la polvere e negato il caos della terra
dal cielo incantesimi d'abissi nelle aperte cecità
vincono il geo notturnop e pungono un lucido rametto
affinché fiorisca là, dove parve che nulla mai fiorirà.
Fra pioggia d'angeli dipinti e sospiri di trombe
solo dalla linfa racchiusa profonda nella memoria
sgorga un dolore lieto Chi lo accoglierà laverà e fascerà
chi di lui sarà degno e gli correrà incontro nella notte?
In questa notte quando solitario nasce un Dio
perché muoia per noi e solo la speranza lasci ad agitarsi
in quel rametto di stella trapunto che si gela...
Luccica una battola e dice chi sa cosa nella notte.
ALMIS GRYBAUSKAS, TR.PIETRO U. DINI
dal cielo incantesimi d'abissi nelle aperte cecità
vincono il geo notturnop e pungono un lucido rametto
affinché fiorisca là, dove parve che nulla mai fiorirà.
Fra pioggia d'angeli dipinti e sospiri di trombe
solo dalla linfa racchiusa profonda nella memoria
sgorga un dolore lieto Chi lo accoglierà laverà e fascerà
chi di lui sarà degno e gli correrà incontro nella notte?
In questa notte quando solitario nasce un Dio
perché muoia per noi e solo la speranza lasci ad agitarsi
in quel rametto di stella trapunto che si gela...
Luccica una battola e dice chi sa cosa nella notte.
ALMIS GRYBAUSKAS, TR.PIETRO U. DINI
giovedì 24 dicembre 2009
INVERNO
Quando perduto è il vento alla pianura
lontana, il bianco cade sulla valle,
ma il giorno brilla per un raggio alto,
la festa brilla delle città, alle porte.
Natura che riposa, silenzio di campagne.
Come all'uomo la vita dello spirito,
più alte le distinzioni si dimostrano,
mostra Natura il suo più arduo volto -
non la mitezza della primavera.
25 dicembre
1841
umilissimo
Scardanelli
FRIEDRICH HOLDERLIN, TR. ENZO MANDRUZZATO
lontana, il bianco cade sulla valle,
ma il giorno brilla per un raggio alto,
la festa brilla delle città, alle porte.
Natura che riposa, silenzio di campagne.
Come all'uomo la vita dello spirito,
più alte le distinzioni si dimostrano,
mostra Natura il suo più arduo volto -
non la mitezza della primavera.
25 dicembre
1841
umilissimo
Scardanelli
FRIEDRICH HOLDERLIN, TR. ENZO MANDRUZZATO
mercoledì 23 dicembre 2009
GENERAZIONI DI POETI SI SUCCEDONO
Noi che ci accetterà la poesia
bimbi cagnolini insetti marionette
ingiusti giudicano e inetti plaudono
sui loro tappeti arrivammo scalzi
bimbi cagnolini insetti marionette
conferita dolce libertà ai muscoli
che risorgeranno da sillabe sparse
che indietro la poesia accetterà
di noi s'arma la poesia
noi sentiamo di tutti i sentieri la ghiaia
sotto i piedi: stride e non ritorna
dalla vittoria dal tradimento delle libertà
sentiamo come ci tramutiamo in ghiaia
ma con essa nuovi scalzi arrivano
bimbi cagnolini e s'adirano con noi
e di quelli s'arma la poesia
VLADAS BRAZIUNAS, TR. PIETRO U. DINI
bimbi cagnolini insetti marionette
ingiusti giudicano e inetti plaudono
sui loro tappeti arrivammo scalzi
bimbi cagnolini insetti marionette
conferita dolce libertà ai muscoli
che risorgeranno da sillabe sparse
che indietro la poesia accetterà
di noi s'arma la poesia
noi sentiamo di tutti i sentieri la ghiaia
sotto i piedi: stride e non ritorna
dalla vittoria dal tradimento delle libertà
sentiamo come ci tramutiamo in ghiaia
ma con essa nuovi scalzi arrivano
bimbi cagnolini e s'adirano con noi
e di quelli s'arma la poesia
VLADAS BRAZIUNAS, TR. PIETRO U. DINI
martedì 22 dicembre 2009
LA SETTIMANA LAVORATIVA: GOLA
LUNEDI'
I fili del telegrafo con passerotti come note
Arpe, violini, trasformati in pioggia
Musica indistinta del vento, organi di ghiaccio
La betulla spazza le sue foglie giù dal cielo
Il pino alza le sue mani deformi
Il cespuglio della rosa canina scuote la sua corona di spine
Siamo nella cattedrale degli animali
La lepre e il cane non sanno della loro guerra
La neve distende una benda sulla campagna
GEORG JOHANNESEN, TR. YURI SALI
I fili del telegrafo con passerotti come note
Arpe, violini, trasformati in pioggia
Musica indistinta del vento, organi di ghiaccio
La betulla spazza le sue foglie giù dal cielo
Il pino alza le sue mani deformi
Il cespuglio della rosa canina scuote la sua corona di spine
Siamo nella cattedrale degli animali
La lepre e il cane non sanno della loro guerra
La neve distende una benda sulla campagna
GEORG JOHANNESEN, TR. YURI SALI
lunedì 21 dicembre 2009
LA CONCHIGLIA
Forse non ti sono necessario,
notte; dalla voragine dell'universo
come una conchiglia senza perla
sono gettato alla tua riva.
Tu fai con indifferenza schiumare le onde,
e canti senz'essere compresa;
ma amerai, apprezzerai tu pure
la favola dell'inutile conchiglia.
Ti stenderai sulla sabbia,a lei vicino,
come tua veste la indosserai,
legherai indissolubile con essa
l'enorme campana dei flutti;
e le pareti della fragile conchiglia,
come la casa di un cuore solitario
riempirai di sussurri di spuma,
di nebbia, di vento, di pioggia.
OSIP MANDEL'STAM, TR. CESARE G. DE MICHELIS
notte; dalla voragine dell'universo
come una conchiglia senza perla
sono gettato alla tua riva.
Tu fai con indifferenza schiumare le onde,
e canti senz'essere compresa;
ma amerai, apprezzerai tu pure
la favola dell'inutile conchiglia.
Ti stenderai sulla sabbia,a lei vicino,
come tua veste la indosserai,
legherai indissolubile con essa
l'enorme campana dei flutti;
e le pareti della fragile conchiglia,
come la casa di un cuore solitario
riempirai di sussurri di spuma,
di nebbia, di vento, di pioggia.
OSIP MANDEL'STAM, TR. CESARE G. DE MICHELIS
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