venerdì 25 dicembre 2009

RAGGIO DI NATALE

Abbandonata la polvere e negato il caos della terra
dal cielo incantesimi d'abissi nelle aperte cecità
vincono il geo notturnop e pungono un lucido rametto
affinché fiorisca là, dove parve che nulla mai fiorirà.

Fra pioggia d'angeli dipinti e sospiri di trombe
solo dalla linfa racchiusa profonda nella memoria
sgorga un dolore lieto Chi lo accoglierà laverà e fascerà
chi di lui sarà degno e gli correrà incontro nella notte?

In questa notte quando solitario nasce un Dio
perché muoia per noi e solo la speranza lasci ad agitarsi
in quel rametto di stella trapunto che si gela...
Luccica una battola e dice chi sa cosa nella notte.

ALMIS GRYBAUSKAS, TR.PIETRO U. DINI

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