giovedì 14 agosto 2008

Era un principio vertiginoso, lo ricordo.
Ritornai, dal punto ove ritornai, e lessi
Il tempo nello scuro fondo di caffè:
ero svanito da me stesso,
a me stesso sarei ritornato −
ma giusto nel mezzo
sangue spada in una mano
rose nell’altra e sorriso
nell’altra piuma d’oca
il nodo nell’altra che mi sigillava la gola:
stavo nella statua da me tratta.
ENIS BATUR, IŞIL SAATÇIOĞLU

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