Più in alto più in basso
i giorni ho mescolato
senza continuità o sorte
se non quella quotidiana:
ore opache vicino alla speranza
e al suono di una voce costante.
Ma nella realtà che fraba,
sole che manca, sera che scende,
la coscienza, libera,
ossidrica fiamma,
azzurrina fin nelo spazio,
consuma, sgretola, scardina,
la mia instabile sostanza.
BIAGIA MARNITI
venerdì 20 novembre 2009
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