Tacita notte. Tacita casa.
Ma io sono una delle più silenti stele
e la mia luce propria porto
fuori di me nella mia propria notte.
Cerebralmente sono rimpatriato
da cieli, antri, bestie e lordura.
Anche ciò chr ancor si dà alla donna
è solo dolce, buia onania.
Io muovo il mondo. Io rantolo rapina.
E la notte sto nudo nella gioia:
non c'è spasmo di morte, non c'è fetida
polvere che me, conceto dell'io, richiami al mondo.
GOTTFRIED BENN, TR. ANNA MARIA CARPI
mercoledì 17 febbraio 2010
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