mercoledì 23 aprile 2008

E così una mattina di marzo aprivo le persiane
e rosa tutto fiori c’era un albero
Mi diceva Carlo Thouar che avevo molta fortuna
a non vedere solo case scialbe.
“Sì, è proprio bello”, dicevo.”C’è la magnolia altissima
che ho messo nella poesia. E una volta anche scrissi
dello strido di una foglia
e di uccelli caduti di nido.

Ma quelli non erano qui. Li avevo pianti da bambino.
Che feci una buca in terra per un corpicino
e una croce di stecchi ci avevo messo.
Anche mia figlia da piccola fece lo stesso,
accucciata e severa,
e poi non si trovò mai più dov’era
fra l’erba quel sepolcro.

Fra l’erba…Non è
davvero questione i tempo o di spazio!
Dalla finesta mi discosto, caro Carlo, non sazio.
Eppure lo conosco di che cosa è composto il giardino
fresco fiorito marzolino
dove visi votivi minuti
di spiriti mesti dai rami
come corolle oscillsno.
FRANCO FORTINI

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