lunedì 25 agosto 2008

L’angoscia, l’angoscia è la mia eredità,
la mia ferita alla gola,
il grido del mio cuore nel mondo.
Ora si rapprende la schiuma delle nubi
nella ruvida mano della notte
ora s’alzano selve
e rigide alture
così aride verso la contratta
volta del cielo.
Come tutto è aspro,
come tutto è petrificato, nero e immoto!

Io avanzo in questo spazio oscuro,
sento l’orlo tagliente delle rocce sotto le mie dita,
lacero le mie mani doloranti
contro il monte e la tenebrosa selva,
contro il nero metallo del cielo
e contro la fredda terra!

L’angoscia, l’angoscia è la mia eredità,
la mia ferita alla gola,
il grido del mio cuore nel mondo.
PÄR LAGERKVIST, TR. GIACOMO OREGLIO

Nessun commento: