venerdì 26 dicembre 2008

Ahimè! Ah vita! di queste domande che ricorrono,
degli infiniti cortei di senza fede, di città piene di
sciocchi,
di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più
sciocco di me, e chi più senza fede?)
di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi,
della battaglia sempre rinnovata,
di poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida
camminare a fatica intorno a me,
dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato
in tanti nodi,
la domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre −
che cosa c’è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?
Risposta:
Che tu sei qui − che esiste la vita e l’individuo,
che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi
con un tuo verso.
WALT WHITMAN, TR. ENZO GIACHINO

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