l’uno che non viene dal corpo
è infanzia perduta/nella
vita ch’io sono s’addensa
la chiarezza del mai esistito/viene
la sofferenza/il peso
e la misura dello spavento/
non sono chiesa/chi
pensa alla distanza tra me
e il chiaro solo ferito?/
stanno passeggiando verso l’innocenza
per le vie del quartiere/si spoglia
la veste del caso/la vertigine
pura/o disgrazia nelle
stanze del vuoto.
JUAN GELMAN, TR. LAURA BRANCHINI
sabato 6 dicembre 2008
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