C'era una ragazzina di undici anni,
seduta sulla soglia della nostra casa
durante la veglia
del tuo funerale, Aaji.
Non piangeva, non mangiava
non dormiva né parlava.
Ora fabbricano bambole
che fanno tutte queste cose.
E non mi riuscì di spiegare
le mie quattro ore
di sonno profondo
sul fondo dell'armadio
tra i tuoi vestiti che dolcemente morivano.
SUJATA BHATT, TR. PAOLO SPLENDORE
mercoledì 22 aprile 2009
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