martedì 1 settembre 2009

SENSO DELLA NOTTE

I bui silenzi dove brillano gli scarabei,
la pupilla calda come un rancore dove si incendia un pino,
la paura dello scoiattolo in mezzo agli occhi,
un lampo nel profondo fiume della memoria,
ecco un istante per convertirmi in un po' di notte,
in uno stagno di insonnia stellare.
Le oscurità dell'acqua mi danno spazi indefiniti,
gioie palpitanti, lampadari di dimore nuziali.
Galleggiano teli nel velo dell'ombra,
e intorno suonano fonti di bocche aborigene,
acque verso il fondo dove la luce si dissipa,
dove un'eco ricominciavenendo da noi.
La notte avanza come un palazzo senza profondità.

VINCENTE GARBASI, TR. ?

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