lunedì 17 maggio 2010

ADAM CAST FORTH

Ci fu un Giardino o il Giardino fu un sogno?
Lento nella luce vaga, mi sono chiesto,
quasi come un conforto, se il passato
di cui questo Adamo, oggi misero, era padrone,

non sarà stato una magica impostura
di quel Dio che ho sognato. È già impreciso
nella memoria il chiaro Paradiso,
ma io so che esiste e che perdura,

anche se non per me. La caparbia terra
è il mio castigo e la incestuosa guerra
di Caini e Abeli è la loro nidiata.

Eppure, è molto avere amato,
essere stato felice, aver toccato
il vivente Giardino, pure solo un giorno.

JORGE LUIS BORGES, TR. LIVIO BACCHI WILCOCK

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