domenica 16 maggio 2010

SCONFESSIONE DI GILLES DE RAIS

Stava sdraiato in una chaise-longue,

e nella bianca mano stringeva una rosa senza profumo.

O. Mirbeau



È così adorabile introdurmi

nel suo letto e che la mia mano viaggiatrice

riposi, tra le sue gambe, negligente,

e quando si sguaina la colonna tersa

- la sua cima incarnata e succosa

avrà il sapore della fragola piccante –

presenziare la inesperta espressione

della sua anatomia che non sa usare

ancora, mostrare il rosato castone

allì’indeciso dito, mentre con perfide

e precise dosi gli somministra

audacia. È adorabile pervertire

un fanciullo; distillargli dal ventre

verginale questa ruggente tenerezza

così simile al rantolo finale

di un agonizzante, che è impossibile

non ammazzarlo poco a poco mentre eiacula.



ANA ROSSETTI, TR. MARIA GRAZIA PROFETI

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