Stava sdraiato in una chaise-longue,
e nella bianca mano stringeva una rosa senza profumo.
O. Mirbeau
È così adorabile introdurmi
nel suo letto e che la mia mano viaggiatrice
riposi, tra le sue gambe, negligente,
e quando si sguaina la colonna tersa
- la sua cima incarnata e succosa
avrà il sapore della fragola piccante –
presenziare la inesperta espressione
della sua anatomia che non sa usare
ancora, mostrare il rosato castone
allì’indeciso dito, mentre con perfide
e precise dosi gli somministra
audacia. È adorabile pervertire
un fanciullo; distillargli dal ventre
verginale questa ruggente tenerezza
così simile al rantolo finale
di un agonizzante, che è impossibile
non ammazzarlo poco a poco mentre eiacula.
ANA ROSSETTI, TR. MARIA GRAZIA PROFETI
domenica 16 maggio 2010
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