venerdì 28 gennaio 2011

CANTO CHE AMAVI

Io canto ciò che tu amavi, vita mia,
nel caso ti avvicini e ascolti, vita mia,
nel caso ti ricordi del mondo che hai vissuto,
nel pieno del tramonto lo canto, ombra mia.

Io non voglio restare più muta, vita mia.
Come senza il mio grido fedele puoi trovarmi?
Quale segnale, quale mi svela, vita mia?

Sono la stessa che fu già tua, vita mia.
Né intorpidita né smemorata né spersa.
Raggiungimi sul fare del buio, vita mia;
vieni qui a ricordare un canto, vita mia;
se tu questa canzone riconosci a memoria
e se infine il mio nome ancora ti ricordi.

Ti attendo senza limite né tempo.
Tu non temere notte, nebbia o pioggia.
Vieni per strade conosciute o ignote.
Chiamami dove sei, anima ia,
e avanza dritto fino a me, compagno.

GABRIELA MISTRAL, TR. MATTEO LEFEVRE

1 commento:

farfalla ha detto...

la poesia di Gabriela Mistral è come fosse mia: l'hai scovata dal mio profondo!