mercoledì 26 gennaio 2011

Si migliora a tutt'andare. Conviene
abituarsi. Sembra che la vita
si sia trasformata in un'infinita
coniugazione del verbo star bene,

che si muoia, ecco, a furia di guarire
da tutto, mal di testa, mal di gola,
malinconia - le fidate, le sole
certezze d'un tempo, o d'un avvenire

d'altri tempi... Ma no, niente paura,
anche senza far male i denti cadono,
la memoria perde colpi, la prostata
s'ipertrofizza, la vista s'oscura:

si celebra il netto d'ogni lamento
la cerimonia del disfacimento.

GIOVANNI RABONI

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