giovedì 7 febbraio 2008

Giorno campestre

Qui fa giorno cantando un uccello
e foglie si festeggiano a stormi,
il frutto in segreto rumina luce.
Io so la pianura che mi chiama
e sua letixia di acque gentili
e so il fiume indolente
tra i sassi e gli olmi puerili,
foreste senz'alba
dove stanno i continenti miei,
e mi disseta l'aria
che agli aranci fa rugiada.
Nella stagione di ali avida
e nella grande sua furia
di verde ti sento,
terra mia d'infanzia,
e mi accalora un richiamo
odoroso di vento.
La giovenca dei seminati
ormai feconda si leva,
è del suo collo la bellezza
un evviva e grida a distesa
il mio giorno campestre.

LIBERO DE LIBERO

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