Acqua chiusa, sonno della palude
che in larghe lamine macini veleni,
ora bianca, ora verde nei baleni,
sei simile al mio cuore.
Il pioppo ingrigia intorno ed il leccio;
le foglie le ghiande si quietano dentro,
e ognuna ha i suoi cerchi d'un unico centro
sfrangiati dal cupo sfrangiar del libeccio
Così, come su acqua allarga
il ricordo i suoi anelli, mio cuore,
si muove da un punto e poi muore
così t'è sorella acquemorta.
SALVATORE QUASIMODO
domenica 3 febbraio 2008
ACQUEMORTA
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