martedì 11 marzo 2008

ALBERO VECCHIO

Fitto tremore insidiava il suo braccio
nella manica scura,
la stretta delle dita intorno al calice
non impediva al vino di oscillare.
(Ah, come antico olivo che si spacca
- la frattura del ramo
- la segreta secchezza delle vene).
Proseguimmo i discorsi, fingevamo
di non vedere.
Ma in sé l’albero vecchio riceveva
l’alito muto delle nostre pene:
e grigie foglioline nei suoi occhi
- intrepide -
si rialzano a stormire
tutte le primavere perdute.
FERNANDA ROMAGNOLI

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