mercoledì 28 maggio 2008

Per un momento
è la luce vertiginosa del tempo
di piena, umida ancora come
quando la primavera
porta odori randagi
e grandine.

Ma viene la sera che intorno si sfanno
le rose, l’intonaco è nero, bisbiglia già tutto
di passeri il melo, qua e là sui cipressi scrollate
le bacche, rimangono impresse le braccia del vento.
ALESSANDRO PARRONCHI

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