giovedì 5 giugno 2008

LA VOCE DELLE COSE

Se volete torniamo in città!Ma
Si sta così bene su questo vecchio bastione…
Non parliamo!...E’ perfettamente inutile
E ci si comprende molto meglio che altrove!...

Sì. Ci si comprende senza vane parole
E senza dissipare col rumore delle voci
L’incanto divino delle folli idee,
Presso il flutto battente, una rossa fra le dita…

La natura parla e l’uomo ascolta,
L’onda mormora e la brezza geme
La campana rintocca e il vento, sì,
O qualche spirito, nella notte si lamenta…

E l’uomo attento alle frasi inquietanti
Delle onde, dei legni, dei campanili lontani…
Lascia evadersi. Cose inquietanti…
… E son versi dai suoni argentini. (PAUL VALÉRY, TR. MASSIMO CESCON

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