dietro un muro bianco l’arcobaleno screziato. La
bambola in gabbia sta creando l’autunno. E’ il destarsi delle
offerte. Un giardino appena creato, un pianto dietro la
musica. Che suoni sempre e nessuno assisterà
al movimento della nascita, alla mimica delle offerte,
al movimento di quella sono annodata a questo silenzio
che amo. E che di me non resti se non l’allegria
di chi chiese di entrare e gli fu concesso. E’ la musica,
è la morte, è ciò che volli dire in motti screziati
come i colori del bosco.
ALEJANDRA PIZARNIK, TR. CLAUDIO CINTI
giovedì 18 dicembre 2008
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