sabato 25 luglio 2009

I desideri, i miraggi, la loro fissità stellare
negli anni: e, dopo. il trapasso
a nuove bramosie, a nuove imprevedibili rispondenze.
E, sì, la durata dei ricordi,
ma, dopo, il declino dei ricordi,
la subdola estinzione di essi
mentre operano implacabili sensi
al rammagliarsi della rete, benché tutta diversa, d'incanti.

Il fitto, l'innumerabie
di un'anima, di un'esistenza
passato in una forma durevole,
versato in una gemma, o forse
obliterato da quella, perso
comunque, perso irrevocabilmente
all'amore non meno che all'indifferenza - penso

in quel nulla pensare in pieno sole al cospetto della sua opera
brucando con gli altri obbediente la pastura dell'armonia
[compiuta
e il tutto e il niente che emana tra i baleni del marmo.

MARIO LUZI

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