giovedì 30 luglio 2009

RITRATTO D'ARTISTA CON LI PO

Il "sommo prete celeste del Lago Bianco" è ora
un monticello in una valle d'erba infinita,
i suoi pendagli tintinnano, le perle fanno ombra ai suoi occhi.
Non dise mai nulla della vita dopo la morte,
il suo corpo è avvolto in ruggine blu e fumo di rugiada.

Amava soprattuto fiori e acqua.
Tutti sanno la storia vera che scriveva versi e li affidava
alla corrente
come barche di carta,
per vederli scivolare via.
Nella sue poesie non entrò mai la morte,ma remò, capelli
sciolti, lontano sul lago,
ridendo e guardando al cielo.

Oltre 1000 anni dopo, scrivo un suo verso su
un taccuino,
il fiore di pesco segue l'acqua che si muove,
e guardo l'oscurità d'ottobre addensarsi alle colline.
Tutta la notte il fiume dei cieli scorrerà verso ovest e nessuno
lo noterà.
La distanza tra i morti e i vivi
è più d'un battito di cuore e d'un respiro.

CHARLES WRIGHT, TR. ANTONELLA FRANCINI

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