Ma il più caro, ma non
Il meno crudele,
Di tutti i nostri ricordi, la pioggia d'estate
Improvvisa, breve.
Andavamo, ed era
In un altro mondo,
Le nostre bocche s'inebriavano
Dell'odore dell'erba.
Terra,
la stoffa della pioggia s'incollava su di te.
Era come il seno
Che un pittore avrebbe sognato.
YVES BONNEFOY, TR. PAOLO RUFFILLI
sabato 4 luglio 2009
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