Le voglie trattenute
mi stemprano in languide inedie.
E i riso spunta sulle fissità.
Amri senza connubio
passano
come frutti sul ramo.
Il più frettoloso figliolo
del Tempo, il Disinganno,
che si nutre di sottigliezze
acerrime e conclusive,
ancora intatti li uccide
i sogni della mia indecisione.
VINCENZO CARDARELLI
martedì 24 novembre 2009
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