domenica 22 novembre 2009

Sillabe d'ombre e fogli,
sull'erba abbandonati
si amano i morti.

Odo. Cara la notte ai morti,
a me specchio di sepolcri,

di latomìe di cedri verdissime,

di cave di salgemma,
di fiumi cui il nome greco
è un verso a ridirlo, dolce.

SALVATORE QUASIMODO

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