sabato 3 aprile 2010

SANGUE NELLE VENE, XVII

Ècome il rinascere di un’onda impetuosa,
così bello e atteso e con l’allegria
di chi è stato sorpreso dall’acqua,
che sapeva che veniva, ma non vedeva.
I corpi che si muovono verso la chiara
constatazione del dolore che si voleva,
onda violenta come da altraonda
del tutto naturalmente rinata;
i corpi che soavemente si muovono
in soave ondeggiare di cosa fredda
e si muovono sempre verso dentro,
- la gioia dell’amore è un’agonia –
sempre più serrato e più intenso
quel che ci muove e che non vedevamo.

MARLY DE OLIVEIRA, TR. SILVIO CASTRO

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